Tanti giovani in processione lungo le vie che dal Porto antico portano fino a piazza San Lorenzo, dietro una croce e con le palme e i flambeaux in mano. È iniziato così l’appuntamento di Pasquagiovani sabato 23 marzo, un momento che mancava da qualche anno e che ha ritrovato subito un grande entusiasmo e una grande partecipazione. Una serata alla vigilia dell’inizio della Settimana Santa per prepararsi a queste giornate intense, le più importanti nella vita dei cristiani.
L’Arcivescovo ha concluso questo primo momento condividendo alcuni pensieri con i giovani partendo dalla preghiera di Gesù quando grida “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” e soffermandosi su quel perché si è domandato «a che scopo? Per quale obiettivo Dio ha abbandonato Gesù nelle mani dei nemici? A che cosa servirà questa morte?» e continuando ha ricordato le parole di uno scrittore che diceva che «a dare risposte sono capaci quasi tutti ma a porre le vere domande, ci vuole un genio, e Gesù è un genio!».
L’ultimo momento della serata è stata dedicata alla preghiera dell’adorazione, tra il silenzio e i canti che hanno accompagnato questo momento in cui tanti giovani hanno potuto accostarsi al sacramento della confessione.
(l’articolo integrale su Il Cittadino n. 12 del 31/03/2024)
L’AUDIO DELL’OMELIA DELL’ARCIVESCOVO
LE FOTO