La Pastorale Giovanile, in unione con la Consulta Diocesana e con l’Arcivescovo, ha deciso di dare inizio per l’anno pastorale 2016-2017 ad una attenzione particolare al mondo giovanile indicendo l’anno “Gioia Piena“.
Da molti anni si parla della necessità di una conversione pastorale in chiave più missionaria. Il Cardinale ne parla diffusamente nella Lettera per la conclusione della visita pastorale che è stata pubblicata nell’avvento del 2014.
Molti giovani, come ben sappiamo, si allontanano dalla Chiesa anche perché vittime di una cultura inquinata e ideologica; tuttavia, in loro abita un forte desiderio di felicità e di verità. Tutti i giovani hanno il diritto di ascoltare un invito appassionato e gioioso a conoscere e a seguire Gesù; a questo diritto corrisponde il dovere della Comunità Cristiana di far conoscere il Signore a tutti.
La proposta di Gesù ai giovani è una proposta di gioia, è la risposta al bisogno di felicità che abita nel cuore di ogni ragazzo. Proprio la persona di Gesù sarà al centro di questo anno.
La frase del Vangelo “Vi dico queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”, riassume pienamente l’opera di Gesù che agisce per noi, per la nostra felicità.
L’anno vorrebbe essere un modo di rilanciare tutta la pastorale giovanile in chiave più missionaria.
Il titolo e il logo esprimono l’idea che la vita cristiana con Gesù dona gioia, felicità e speranza per tutti. La missione, come tutta la pastorale giovanile, ha un orizzonte vocazionale finalizzato ad aiutare i giovani a scoprire e realizzare la pienezza della propria felicità nella volontà di Dio. Gesù è vivente nella Chiesa. E’ importante che le iniziative non siano mai di una singola o di una singola associazione ma della chiesa; questa idea di ecclesialità è espressa nel Vangelo dal gesto di Gesù di mandare gli apostoli e i discepoli a due a due. Non si parte da zero; è importante far conoscere ciò che già esiste. La preghiera e il digiuno di tutta la comunità cristiana devono essere il sostegno della missione.