Giovani, pellegrini della vita – Verso la XXXIX Giornata Mondiale della Gioventù

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La vita come un pellegrinaggio è la metafora proposta per la Giornata Mondiale della Gioventù diocesana, che ancora ricorrerà a Cristo Re; quest’anno il 24 novembre.

Al cuore del messaggio troviamo l’espressione del profeta Isaia “Quanti sperano nel Signore […] camminano senza stancarsi” (Is. 40,31), scelta dal Papa per preparare i giovani al pellegrinaggio giubilare del 2025. Il punto di partenza è la certezza che il Signore apre ancora oggi una strada da percorrere con gioia e speranza, nonostante le sempre più odiose guerre, ingiustizie sociali, diseguaglianze e lo sfruttamento dell’uomo e del creato. Questo viaggio è quindi un percorso dalla disperazione alla felicità, che per il cristiano è un cammino verso Dio. Nella metafora del pellegrinaggio l’alternativa è tanto semplice quanto chiara: o si cammina o si sta fermi.

Il messaggio per la GMG sprona tutti i giovani a scrollarsi di dosso quello strato di apatia e insoddisfazione tipico di chi resta fermo a guardare annoiato la vita che scorre, magari mascherando il tutto nell’affanno di un vuoto attivismo. L’invito è quello di dare consistenza e valore al desiderio di un senso più profondo, al desiderio di pienezza che abita il nostro cuore, perché creato da Dio. Per evitare ingenuità, il Papa avverte che lungo la via compariranno molteplici difficoltà che produrranno stanchezza; compagna di strada più nobile rispetto alla noia di chi non si muove. Come soluzione, il consiglio è di camminare nella speranza perchè questa è capace di vincere ogni stanchezza, crisi e ansia, fornendo una motivazione forte per perseverare verso la meta certa: la pienezza della vita eterna e la comunione con Dio. Quindi, non semplici pellegrini ma pellegrini di speranza!

Come una guida esperta, il Papa ci propone ancora alcuni suggerimenti. Il primo è quello di affrontare i momenti di crisi come occasioni importanti per purificare le proprie speranze, domandandosi se siano autentiche o inconsistenti illusioni da smascherare. Consiglia poi di sperimentare la fedeltà del Signore che cammina con noi tramite il dono dell’Eucaristia, che sostiene ed allontana la stanchezza.

Da terzo, così come Gesù raccomandava ai discepoli di riposare dopo la missione, suggerisce di imparare a riconoscere quando una sosta risulta necessaria e di trascorrerla con il Signore. Infine, invita ad affrontare il cammino non da turisti superficiali, ma da autentici pellegrini capaci di immergersi e valorizzare tutto ciò che incontrano nella propria ricerca di felicità. L’incoraggiamento è quindi quello di mettersi in cammino, essere veri pellegrini della vita capaci di attraversare anche il deserto grazie alla speranza, perché “quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi”. Il pellegrinaggio giubilare sarà particolare occasione per un incontro personale con il Signore Gesù, momento forse da vivere nel ringraziamento, nella ricerca e nel pentimento.

Noi, come Segreteria di pastorale giovanile, auguriamo a tutti i giovani della nostra diocesi di leggere ed accogliere in profondità le parole del Papa. Ovviamente, vi aspettiamo la sera del 23 novembre per la nostra Giornata Mondiale della Gioventù!

La Segreteria di pastorale giovanile