Nell’augurare un Buon Natale a tutta la Pastorale giovanile, la segreteria della stessa ricorda alla diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni e tutti coloro che si sentono Pellegrini di Speranza in questo Giubileo 2025, i due grandi movimenti che affronteremo il prossimo anno.
Un movimento in uscita dove la Pastorale Giovanile propone:
il pellegrinaggio giubilare a Roma, per gli Adolescenti dal 25 al 27 Aprile, per i ragazzi dai 12 ai 17 anni, in pullman, ospitati dall’organizzazione del Giubileo, con quota di 250,00 euro comprendente alloggio, trasporto, quattro buoni ticket per i pasti, trasporto urbano di Roma, il kit del pellegrino con pass per le celebrazioni. La Messa la mattina di domenica 27 aprile in San Pietro vedrà la canonizzazione di Carlo Acutis.
Il pellegrinaggio giubilare dei Giovani dai 18 ai 35 anni, dal 28 luglio al 3 agosto, in pullman, ospitati dall’organizzazione del Giubileo, uniti alla Pastorale Giovanile regionale della Liguria che organizzerà i primi quattro giorni a Roma, unitamente ai passaggi delle Porte Sante; la quota indicativamente sarà sui 400,00 euro comprensiva di tutto: viaggio, trasporto locale a Roma, pass, kit del pellegrino, buoni pasto convenzionati. La messa a Tor Vergata della domenica mattina vedrà la canonizzazione di Piergiorgio Frassati.
La Pastorale giovanile è disponibile, per chi lo richiedesse, a venire a preparare con i ragazzi e giovani il Giubileo, condividendo il significato e le figure che ci preparano a esso, segni autentici di Speranza, Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati e altre figure che possono essere accanto ai giovani segni di speranza nella santità, come potrebbero essere Chiara Badano quasi coetanea di Acutis o Santa Maria Goretti coetanea di Frassati. Come si sa attraverso internet è possibile per chiunque, parrocchia o associazione iscriversi al Giubileo. La Segreteria offre un servizio di coordinamento per tutti quei gruppi che non hanno le forze per organizzarsi, per cercare alloggio, per mettere insieme i propri giovani in modo autonomo. Speriamo di poter essere in questo modo utili a qualcuno e di offrire quel “quid” che è l’andare insieme, la diocesanità, il condividere un pezzo di cammino che poi resta per sempre.
Il secondo movimento è quello dell’accoglienza: infatti sta accadendo in questi giorni un fenomeno anche facile da prevedere. Genova è una tappa giubilare per tanti giovani pellegrini che vanno e vengono per Roma. Specialmente dai paesi europei occidentali, in primis Spagna e Francia Meridionale. Fioccano le richieste alla Pastorale Giovanile di poter essere accolti i giorni 27, 28 o 29 luglio in viaggio verso Roma o di essere accolti la sera del 3 agosto in viaggio di ritorno da Roma. Con il solito stile del sacco a pelo, dura terra, una doccia e se si può colazione e cena. Una accoglienza scarna, essenziale, ma che può trasformarsi in gesto e segno di speranza; non solo uno spazio per sostare, ma amici che ti accolgono nella loro terra. Non si tratta di turisti da spremere essendo inoltre giovani e con scarse risorse finanziare, ma sicuramente di persone pronte a “saggiare il terreno” di un luogo tanto oramai decantato dai social e nel quale poter poi tornare con calma. Insomma anche dal punto di vista sociale Genova ha da “promuoversi” come luogo accogliente, dal clima invidiabile (e qui tocchiamo ferro), da una bellezza che vuole raramente mostrarsi, ma che non ha nulla da temere di fronte alle famose bellezze italiane, note al mondo spesso in overbooking, anche se oramai non scherziamo più tanto nemmeno noi. Insomma da Madrid, Valladolid, Cordoba, Toledo, Osma-Soria, Avila, Metz, Annecy, stanno arrivando prenotazioni di pullman carichi di giovani; cento, mille, tremila a seconda dell’ampiezza della Diocesi.
Stiamo cercando le disponibilità all’ospitalità da parte di parrocchie, istituti, vicariati, associazioni.
Coordineremo col comune tutto questo, anche perché l’impatto, anche solo sulle strade di così tanti pullman, sarà sicuramente importante. Del resto sono giovani allegri, buoni, disponibili all’incontro, non credo ci sarà da pensare all’ordine pubblico, piuttosto a un organizzare bene le cose e offrire la migliore immagine della Genova civile e ecclesiale. La torta di riso potrebbe essere finita, ma la focaccia e un piatto di trenette al pesto magari si “moltiplicano” in maniera evangelica cioè condividendoli. La pastorale giovanile invita allora tutti a dare un segnale di interesse, noi cercheremo di coordinare. Capofila il Seminario naturalmente e i salesiani da subito disponibili sulle orme di Don Bosco. Ora l’appello a tutti gli altri!! Per serate e notti di incontro tra pellegrini di Speranza!!!
Don Fully Doragrossa
e la segreteria di pastorale giovanile