Nelle soleggiate ore pomeridiane domenicali del 17 ottobre ha avuto luogo l’incontro diocesano di inizio anno degli educatori. Reduci dalla provvida pienezza delle esperienze estive, proiettati con sostenuto vigore sull’anno al debutto e desiderosi di servire sempre meglio bambini e ragazzi, gli educatori dell’Arcidiocesi di Genova si sono raccolti, in diversi palpitanti punti di fede del centro storico cittadino, per fare comunione, per sostare comunitariamente, per interrogarsi sul tema dell’ascolto. La giornata si è suddivisa in tre fasi sostanziali: laboratoriale, di raccoglimento e preghiera, d’incontro con l’Arcivescovo Marco. Suddivisi secondo le distinte fasce d’età degli educandi, i gruppi degli educatori si sono spartiti tra il chiostro di Nostra Signora delle Vigne, il chiostro di San Matteo ed il loggiato di Banchi, dove hanno preso vita le attività laboratoriali. In coda all’introduzione alla collocazione sinodale dell’evento sono stati vissuti un momento ludico ed uno riflessivo e di condivisione sulla materia dell’ascolto. Se è vero che l’eterogeneità esperienziale dei partecipanti – più di cento ragazzi – scaturiva da differenti appartenenze associazionistiche, e le fasce di età degli educandi rispettive imponevano cautele, attenzioni e premure contraddistinguenti, la tematica affrontata, con naturalezza cristianamente declinata dai ragazzi, ha evocato riflessioni e sollecitazioni straordinariamente trasversali.
Rinunciando a render conto profusamente delle nobili e spronanti meditazioni condivise e raccolte, ci si può, tuttavia, ricondurre a sondare due notevoli filoni emersi capillarmente nei laboratori. Da un lato è stata ravvisabile la presa di coscienza, netta, limpida e sincera dell’assoluta ed irrinunciabile centralità dello stato di grazia dell’educatore stesso. Alla luce delle diverse criticità, spesso ingeneranti anche turbamento e sofferenza, sperimentate al cospetto di bambini e ragazzi afflitti da difficoltà familiari, o ancora disturbati dalla recentissima chiusura e destabilizzazione pandemica, il corpo diocesano degli educatori ha riconosciuto la finitudine del proprio operare, ma, proprio in virtù di ciò, ha anche individuato senza esitazioni nello stato di comunione con Dio e con i fratelli l’unica Via per custodire quel cuore di carne e quella disposizione d’animo fondamentali non solo per l’ascolto, ma anche per la vera comprensione dei fanciulli. Una rinnovata sollecitazione reciproca, dunque, al cammino comunitario sulla Sua Via, un risospinto desiderio di portare a frutto la relazione di preghiera con Dio nel costante servizio alla gioventù della nostra terra hanno sancito un rinvigorito moto di desiderio e d’ardore nell’animo degli educatori. D’altro canto, la restante principale premura adottata dagli educatori disquisenti è stata in relazione allo stile con cui porsi in ascolto. Davvero qui, tanto implicitamente quanto nettamente è emerso lo stile che il Santo Padre stesso continua a presentarci e proporci, ad imitazione divina. Insomma, il tatto, la cura, la pazienza, l’attenzione e la premura, l’apertura e l’empatia, l’osservazione e l’amorevolezza sono i tratti distintivi dell’ascolto compendiati dagli educatori, ma che rievocano immediatamente la tripartita vicinanza, tenerezza e compassione a cui sprona, appunto, Papa Francesco.
Dopo aver animato le vie del centro storico per confluire nella Cattedrale, ad una sentito momento di preghiera, celebrante il principio del Sinodo stesso nella nostra città, ha seguito l’incontro dei giovani educatori con l’Arcivescovo Marco. Conformanti un grande cerchio, sul sagrato di San Lorenzo, i ragazzi hanno accennato i tratti salienti delle meditazioni vissute e condivise al nostro Pastore, che le ha accolte con grande disposizione e magnanimità. La conclusione, già al buio della sera, ha visto il protrarsi in piazza di un momento conviviale in fermento, in cui i ragazzi hanno sostato in piazza con canti e giochi e l’Arcivescovo si è destreggiato tra foto, saluti e bandiere nello stare, nell’esserci, nel fermarsi con i giovani educatori della sua Diocesi.
Il sinodo è cominciato.
Tommaso Viazzi
Alcune foto della giornata
Di seguito la registrazione del momento in cattedrale per l’inizio dell’Anno Pastorale e l’apertura del Cammino Sinodale