20 gennaio veglia ecumenica

È da qualche giorno terminata la settimana dedicata alla preghiera ecumenica per l’unità di tutto il popolo cristiano che si svolge ogni anno tra il 18 e il 25 Gennaio, ed anche “Gioia Piena” (la missione diocesana dei giovani ai giovani) ha voluto lasciare un segno tangibile in questo importante evento, proponendo una veglia che ha visto uniti giovani e meno giovani, presenti la sera del 20 Gennaio nella Chiesa di San Donato per pregare insieme secondo questa intenzione, ennesima sfida dell’amato Papa Francesco.
La serata è stata animata da due band che si sono alternate durante l’evento, una composta da ragazzi evangelico battisti e l’altra da ragazzi cattolici, e proprio i canti hanno dato l’avvio alla veglia portando i presenti in un clima di preghiera condotta da don Giovanni Maria, parroco di Bargagli e dal pastore battista Lino Gabbiano.
Dopo la lettura del salmo 19 a cori alterni e una breve risonanza, una voce fuori campo ha iniziato ad elencare uno alla volta i diversi peccati che hanno portato alla separazione della Chiesa e mentre ciò avveniva, alcuni giovani hanno cominciato a portare delle scatole di cartone che rappresentavano il peccato annunciato, fino in fondo alla Chiesa, e davanti alla porta di ingresso hanno formato con queste scatole un muro. Il significato evidente di ciò era che il peccato ci allontana da Dio, non ci permette di incontrare Gesù, di entrare nella sua Casa, di essere veramente in comunione con Lui, e piano piano in un clima di silenzio tutti sono usciti dalla Chiesa superando il “muro della divisione”. 20170120 214305 gioiapienaPiazza san Donato si è trasformata in un teatro, ed un mimo è stato messo in scena dagli adolescenti dalla chiesa battista. Su quello che rappresentava il palcoscenico della vita una coppia ha inziato a danzare, simboleggiavano l’uomo e Dio, che danzavano in armonia e amore fino a quando il peccato non ha fatto la sua comparsa. Un terzo giovane si è intromesso in questa danza strappando dalle mani del primo la sua compagna. L’Uomo si è così perso, si è allontanato dal suo Creatore, crede di aver trovato la vera felicità, si sente forte, potente, ma i tanti peccati (rappresentati da altri giovani entrati in scena) lo rovinano e lo portano in poco tempo alla disperazione,lo fanno arrendere; interviene a questo punto la figura danzatrice della prima scena,che difende la giovane, è Dio che non si arrende e che ci separa dal malvagio, ci protegge nel suo abbraccio amorevole e ci riporta alla vita strappandoci dalle mani del male. Il mimo si conclude coi giovani che rientrando in Chiesa abbattono il muro dei peccati perché con Dio accanto, tutto è possibile. Con quelle stesse scatole più tardi è stata formata una Croce a simboleggiare che Gesù morendo in croce si è fatto carico di tutti i nostri peccati donandoci la salvezza e tenendosi per mano intorno a quella croce è stato recitato un Padre Nostro.
20170120 214634 gioiapienaUna volta rientrati tutti in chiesa la serata è proseguita con preghiere, canti e danze di Lode al Signore. A tutti ad inizio veglia era stato dato un foglietto di carta colorato, ognuno di colore diverso, e per mezzo di questi foglietti sono stati formati dei gruppi al cui interno in maniera libera chi ha voluto ha potuto farsi testimone di come è avvenuta la propria conversione e di come Gesù ha fatto ingresso nella sua vita cambiandola. 20170120 215201 gioiapiena
La preghiera è l’arma potentissima che abbiamo per poter cambiare le cose, per poter far si che tutti si possa davvero vivere insieme Uniti come fratelli, perché come l’evangelista Matteo scrive nel suo Vangelo 《In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» . Preghiamo affinché questo spirito ecumenico faccia accendere la scintilla nel cuore di ognuno di noi e si possa tornare ad una Chiesa unita nel nome di Gesù. Amen

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